Un gruppo di persone anziane di diverse origini si riunisce attorno a un tavolo all'aperto, condividendo un pasto colorato e variegato. Piatti con verdure grigliate, insalate di pasta, legumi e altre pietanze salutari riempiono la tavola. Una donna con i capelli corti grigi e occhiali passa un piccolo contenitore di crema o salsa rossa a un uomo con la barba bianca, entrambi sorridenti. L'atmosfera è conviviale e rilassata, con persone che si scambiano cibo e conversano piacevolmente.

Il 19% degli italiani sceglie il plant-based: opportunità per i ristoranti

Crescita della domanda, previsioni di mercato e strategie per adattarsi con successo

Negli ultimi anni, il veganismo si è trasformato da fenomeno di nicchia a tendenza globale, con un impatto crescente sul settore della ristorazione. Secondo il Rapporto Italia 2024 di Eurispes, il 2,3% degli italiani segue una dieta esclusivamente vegetale, il 7,2% è vegetariano, e un ulteriore 9,5% riduce il consumo di carne e derivati animali.

In totale, quasi il 19% della popolazione italiana ha modificato le proprie abitudini alimentari in direzione di una dieta più vegetale. Questo cambiamento rappresenta un segnale chiaro per il settore della ristorazione: offrire opzioni vegane non è più una scelta accessoria, ma una necessità per restare competitivi.

Un mercato in crescita: cosa aspettarsi nei prossimi anni

Le analisi di mercato indicano che il numero di vegani e vegetariani in Italia è in costante aumento, con una crescita media annua del 5%. Mantenendo questo ritmo, si stima che nel 2026 i vegani in Italia supereranno il 3,2% della popolazione, portando oltre 1,2 milioni di nuovi consumatori a cercare ristoranti con un’offerta plant-based strutturata.

Tuttavia, il dato più rilevante riguarda i flexitariani, ovvero coloro che riducono il consumo di carne e derivati per motivi etici, ambientali o di salute. Con una base già consolidata del 9,5% della popolazione, questa fascia di consumatori è destinata a crescere rapidamente, influenzando la domanda e le aspettative nei confronti del settore della ristorazione.

Come un ristorante può rispondere alla domanda crescente

Adeguarsi a questo trend non significa stravolgere il menù, ma adottare strategie mirate per attrarre nuovi clienti e fidelizzare quelli esistenti.

  • Ampliare il menù con piatti vegani ben studiati

Un’insalata o una pasta al pomodoro non sono più sufficienti per rispondere alle aspettative della clientela vegana. È fondamentale proporre piatti bilanciati e creativi, che offrano un’esperienza gustativa pari a quella delle altre opzioni del menù. L’utilizzo di alternative vegetali ai formaggi, proteine vegetali come legumi, tofu, tempeh e seitan, e un’attenzione particolare alla combinazione di ingredienti di qualità possono fare la differenza.

  • Riscoprire la tradizione culinaria

Adeguare il menù alle esigenze di una clientela plant-based non significa necessariamente inventare da zero nuove ricette. Molti piatti della tradizione veneta sono già naturalmente vegani o facilmente adattabili. Un esempio perfetto è il risi e bisi, un primo piatto a base di riso e piselli che ha origini antiche e rispecchia la semplicità e la genuinità della cucina locale. Anche altre specialità, come la panà (una zuppa di pane e verdure), la polenta con funghi e alcune varianti di minestre di legumi e cereali, possono essere valorizzate senza bisogno di modifiche significative. Integrare queste proposte nel menù permette di offrire piatti autentici e gustosi, attraendo sia i clienti vegani che quelli alla ricerca di sapori tradizionali.

  • Formare il personale per migliorare l’esperienza del cliente

I clienti vegani sono spesso più attenti agli ingredienti e alle modalità di preparazione dei piatti. Uno staff preparato e in grado di rispondere con competenza alle loro domande può migliorare sensibilmente l’esperienza complessiva e la reputazione del ristorante.

  • Promuovere le nuove opzioni vegane

L’aggiornamento del menù deve essere accompagnato da una strategia di comunicazione efficace. Evidenziare le nuove proposte sui social media, nelle recensioni online e sulle piattaforme di prenotazione può attrarre una clientela più ampia e attenta a questi aspetti.

  • Scegliere fornitori attenti alla qualità e alla sostenibilità

L’adozione di una dieta plant-based è spesso legata a una maggiore consapevolezza sulla sostenibilità e sulla provenienza degli alimenti. Collaborare con fornitori locali che offrono prodotti freschi e di stagione permette di valorizzare l’offerta e migliorare la percezione del ristorante.

L’interesse per il veganismo è in crescita e il mercato sta cambiando rapidamente. I ristoranti che sapranno adattarsi per tempo avranno un vantaggio competitivo, intercettando un pubblico in espansione e dimostrando attenzione alle nuove tendenze di consumo.

Il momento di agire è ora

Vuoi scoprire come integrare il veganismo nel tuo menù e far crescere la tua clientela?
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Fonti: https://eurispes.eu/news/risultati-del-rapporto-italia-2024/

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